lunedì 23 aprile 2012

Frittelline tricolore


Ieri il cielo ha concesso una piccola tregua e ne ho subito approfittato per un giretto fuori porta. Dolci o salate, comunque mooolto particolari queste frittelle, perché le facciamo con i fiori. Pochissimi ingredienti per un piatto povero che profuma di antico, un piatto che appartiene alla tradizione un po' di tutta la penisola. Servono:
  • farina di grano duro q.b.
  • acqua freddissima
  • sale o zucchero
  • fiori di Sambuco, Borragine, Albero di Giuda
  • erbe aromatiche o spezie a piacere
  • olio per friggere
Si fa una pastella  piuttosto densa con farina e acqua aggiungendo un pizzico di sale per la versione salata, pochissimo zucchero per quella dolce. Si mescolano i fiori precedentemente lavati e asciugati con molta cura e si frigge il composto a cucchiaini in olio profondo. Io utilizzo un pentolino e non la classica padella per non usarne troppo e soprattutto per non sprecarne, lavorando poco impasto alla volta. Quando sono pronte e e scolate su carta assorbente e si spolverizzano di sale o zucchero a velo.

Siccome il sapore dei fiori è molto delicato (soprattutto quelli di borragine e dell'albero di Giuda) è meglio metterne parecchi, aggiungendo un po' di prezzemolo, per esempio o comunque qualche aroma che ne esalti il sapore senza coprirlo. Ottima per questo scopo anche la farina integrale. 
Nella versione dolce una spolverata di cannella o della scorza di limone grattugiata andranno benissimo.

Un'idea in più: quelle di foglie e fiori di Borragine sono squisite come antipasto o aperitivo. Ricordate solo di scottare le foglie in acqua bollente, (ma va benissimo passarle sotto il getto caldo del rubinetto) per neutralizzare la peluria pungente.

4 commenti:

  1. Di sambuco dinanzi casa mia ne è pieno, tant'è vero che ci faccio lo sciroppo di fiori e quello di bacche, poi passo alla marmellata... ora proverò anche con le frittelle (in effetti sono anni che mi ripropongo di farle), peccato non abbia a portata di mano altre piante utili! A dire il vero qualcosa c'era, ma ora si ama molto disboscare e cementificare ogni centimetro di spazio verde... le altre piante che citi tu io ne le conosco, sigh....
    Ho sempre raccolto germogli di luppolo, malva, menta, tarassaco, ortiche e melissa, ma ora c'è solo cemento, che tristezza!

    RispondiElimina
  2. Bucaneve non é da te... Purtroppo sono d'accordo su tutto, ma qualche bel campo si trova sempre in giro. Lo so, magra consolazione, ma meglio che niente, no?! se giri un po' sul web ci sono un sacco di siti interessanti sulle piante alimurghiche, tanti con foto bellissime, così si riesce pure ad imparare!! CIAO!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so, ma non mi fido molto ad imparare dai siti, quelle che conosco l'ho imparato da mia mamma e da mia nonna, ho sempre paura di prendere una pianta simile e magari tossica!
      Comunque io vivo in città, ti assicuro che trovare un po' di verde è molto dura! La nostra "parte verde" è completamente carsica (quindi già la vegetazione ne risente) e negli ultimi anni infestata di zecche, quindi evito di andarci!

      Elimina
  3. Ciao! Vedo adesso le ricetta delle frittelle, io le faccio con i fiori di zucchine (quest'anno del mio orticello), vengono meglio se passate prima nella farina e poi nella pastella, impastata magari con un po' del ns. lievito), se avanzo un po' di pastella uso fette di mele o foglie di salvia(mi permetto: suggerimento per Bucaneve che le può coltivare in vaso anche in città).
    Cari saluti
    Gabriella

    RispondiElimina

Dimmi cosa ne pensi, mi fa piacere!