Pane secco (o raffermo), uova, latte, olio e sale. Punto. (2) perché una l'avevo già postata, ma questa è tutta un'altra storia. Siamo a fine mese e credo non ci sia momento migliore per pubblicarla. Presente una volta sulle tavole contadide di queste parti, è andata via via sparendo. Un vero peccato! Vi lascio la versione che facciamo qui, bella sottile sottile, ma de gustibus....
Difficile dare dosi precise, ma per 2 persone in una padella di 20 cm di diametro uso:
- fette sottili di pane vecchio (meno di 1 cm)
- 2-3 uova
- latte q.b.
- olio evo e sale q.b.
Si mette a scaldare in padella un giro d'olio. Quando è ben caldo pongono a dorare le fette di pane con un pizzico di sale: ravvicinate, senza che si sovrappongano e rigirandole ogni tanto. Una volta croccanti, si versano sopra di esse le uova leggermente sbattute con poco latte e un po' di sale, e si cuoce come una qualsiasi frittata, rigirandola a metà cottura. Calda o tiepida è una vera delizia: il pane caldo così preparato è davvero squisito!
L'ho fatta con due sole uova, ma andavano bene anche tre. Siccome è molto saziante è bene fare delle fette sottili di pane, altrimenti, come dire...Ehm... Tappa! Bisognava riempire la pancia un tempo...
Penso che sia una delle ricette più coerenti con le intenzioni di questo blog. Non sempre è facile conciliare facilità e rapidità di esecuzione, basso costo, tradizione, nutrizione e possibilmente recupero. Qui ci sono tutti gli elementi. Semplicemente stupenda!
Penso che sia una delle ricette più coerenti con le intenzioni di questo blog. Non sempre è facile conciliare facilità e rapidità di esecuzione, basso costo, tradizione, nutrizione e possibilmente recupero. Qui ci sono tutti gli elementi. Semplicemente stupenda!
Ci tenevo a farti i complimenti per tutte queste ricettine!
RispondiEliminaCiao, buon fine settimana
CIAO! Ma grazie, che bella sorpresa!!! Buon w-end anche a te!!
RispondiEliminaLe tue ricette sono una più interessante dell'altra!!! Sei molto brava! Complimenti!!!!
RispondiEliminaMah! Simona sei gentile (come sempre), ma dietro le mie ricette c'è per lo più solo un lavoro di ricerca. Le tue invece che sono davvero straordinarie: colorate, fantasiose, con accostamenti sempre innovativi e mai banali: una ventata di freschezza è novità in cucina!!!
EliminaChe frittata povera, ma generosa! come sempre brava!
RispondiEliminaGrazie Bea!... E tu come sempre STRAcarina!!
EliminaGrazie, questa mi sta proprio bene, ho un sacco di pane d parte e tutte le ricette che ho da parte per smaltirlo richiedono l'udo del forno...che non ho!
RispondiEliminaQuesta va benone, la metto in conto per domani sera, grazie di cuore!!!!
Mi dai sempre un sacco di soddisfazioni! Mitica!
EliminaCiao! Io non conoscevo questa frittata, ma una versione "dolce"..sempre con le fette di pane raffermo bagnate nel latte e uovo battuto, fritte e leggermente zuccherate..mi pare si chiamasse "pain perdu", dal francese..non so perchè!
RispondiEliminaBuona domenica
Carmen
Ciao Carmen, sì brava! E' proprio il pan perduto, l'ho postato questo inverno! Era un'altra ricetta splendida, da non lasciarsi scappare! L'etimologia del nome italiana o francese non ha una derivazione precisa, se non quella di identificare un piatto di scarsissimo valore... Ma che bontà! Buona serata!!
EliminaBravissima, stupenda ricetta, mi piace soprattutto il fatto che riprenda tradizioni contadine, un tempo facilmente avranno cotto nello strutto...ma che dire, penso che l'olio sia più adeguato ai nostri tempi, visto che non lavoriamo più i campi e le case sono caldissime anche d'inverno.
RispondiEliminaGiusto! Hai proprio ragione: strutto o burro a seconda della zona e dal tipo di bestie allevate. D'altra parte dovevano sostentarsi il più possibile per affrontare le lunghe giornate. Pensa che nella mia famiglia non si deve andare tanto indietro nel tempo per trovare persone che a colazione pasteggiavano con pane, formaggio, salame e... Vino rosso! Vera fonte di sostentamento e di calorie una volta, non piacevole complemento a un buon piatto come oggi. Ciao, buona serata!!
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