Tra Umbria e Lazio gli strangozzi sono una celebrità. Buoni e facili da fare, sono delle specie di tagliatelle decisamente più spesse, adatti a sughi di carne o comunque belli corposi. Quando li faccio non mangiamo secondo, per cui la porzione descritta è bella abbondante, vi lascio tra parentesi anche le dosi classiche comunque! Per ognuno si calcolano:
- 60 gr di farina di grano tenero (o 50 gr)
- 60 gr di farina di grano duro (o 50 gr)
- 50-55 gr di acqua (45-50 gr)
- 1 pizzico di sale
Si fa un impasto bello liscio e compatto, si stende una sfoglia non troppo sottile, circa 3 mm, si arrotola spolverizzandola con un po' di farina se occorre e si tagliano tanti stringozzi larghi 1/2 cm. Cuociono in acqua bollente salata per almeno 6-7 minuti.
Se l'impasto viene bene non è neppure necessario aiutarsi con della farina per stenderlo!
Se l'impasto viene bene non è neppure necessario aiutarsi con della farina per stenderlo!
Sìììì, gli strangozzi con il cinghiale....che bontà!!! Grazie per la ricetta, la copio subito!
RispondiEliminaSono contenta che ti piacciano! Col sugo di cinghiale? Che idea, ho già l'acquolina in bocca...
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