sabato 23 febbraio 2013

Umbricelli


Sono una declinazione degli spaghetti, una pasta umbra di farina di grano duro e acqua, che a me sta particolarmente simpatica! Sì perché gli umbricelli non devono essere tutti uguali e precisi, anzi! Il loro aspetto irregolare, la diversità tra l'uno e l'altro è una peculiarità imprescindibile: un formato giusto per me e la mia poca pazienza quindi. Dico solo che i condimenti classici sono molti: dal ragù di castrato, al sugo alla norcina, o ancora quello con il guanciale.
Li ho fatti per gli amici e siccome sono piaciuti li posto subito. In realtà ho optato per un semplicissimo sugo di cipolla rosolata in padella con aggiunta di passata, capperi e olive. Sarà che la passata era fatta con i pomodori dei suoceri, le olive pure erano loro e i capperi di una cara amica messi sotto sale questa estate, ma a noi sono sembrati squisiti!
Per ogni persona servono:
  • 100 gr di farina di grano duro
  • 50-55 gr di acqua
Si mescolano gli ingredienti, ottenendo una palla liscia ed elastica. Si stende una sfoglia piuttosto alta, direi 0,5 cm da cui ricavare tante striscioline sempre di circa mezzo centimetro. Ora si arrotolano sul piano di lavoro, dando la classica forma arrotondata dello spaghetto e il gioco è fatto. Cuociono in 3-5 minuti secondo lo spessore e scolati al dente, rippassati in padella sono ancora migliori. Buon appetito!

Meglio non infarinare il piano di lavoro, così sarà più facile lavorare gli umbricelli.


6 commenti:

  1. non consocevo questa ricetta, fare la pasta in casa è di grande soddisfazione

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    1. Hai assolutamente ragione, grandissima soddisfazione! Invece io non conoscevo il tuo blog: ma è bellissimo, complimenti! Mi sono messa tra i lettori e ora vengo a curiosare con più calma. A presto!

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  2. Un'altra ottima alternativa...adoro fare la pasta in casa e non avendo la macchina tirapasta ogni proposta di formato "manuale" è gradita!
    Un bacio!

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    1. pensa che io ce l'ho e non la uso: troppo difficile da pulire e poi così mi diverto di più. mettere le mani in pasta è una terapia contro i pensieri e il malumore. O lo è mangiare quello che ne viene fuori?....

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    1. A noi son piaciuti tanto. Pensa che non li avevo mai fatti prima, e li ho improvvisati per gli amici, invitati un po' all'ultimo in verità. Il loro entusiasmo è stato contagioso (ma il mio pure) e non ho resistito a pubblicarli subito. Grazie per tutti i tuoi consigli, il tuo blog è sempre fonte inesauribile di informazioni preziose! Buona serata!

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